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Soul of Chogokin: GX 18 Bandai a cura di Michele Pellegrini
Il primo degli ultimi tre modelli previsti dalla Bandai per l'anno 2003, il Getter Dragon (Gx-18)riprende il filone iniziato con il Gx-06 : modello componibile ed interscambiabile con i pezzi degli altri Getter ma a differenza del Gx-06, i tre Getter G vengono venduti separatamente.
Nella scatola troviamo il modello smontato (testa, busto e gambe), 2 avambraccia, 2 pugni chiusi, 2 pugni semichiusi per poter impugnare le armi, 2 mani aperte e la mano per la Friedly Pose con il Grande Mazinga, 2 lame, 2 manici corti ed 1 manico lungo (il necessario per ottenere le 2 versioni del Tomhawack), l'ala getta, 2 spallacci, una “testa” per riprodurre la fase iniziale della trasformazione, la Getta machine Dragon (Metallo e plastica, è più grossa della Getta machine Eagle), lo stand d'esposizione (da notare l'assenza delle forme per i piedi fin'ora presenti e sulla sinistra una sporgenza....), l'etichetta con iscrizioni rosse ed in caratteri occidentali e, per finire, la struttura di lancio per la Jet Machine.
Il modello si monta esattamente come il Gx-06 (ad incastro), è alto 18,9 Cm e ha un po' di sorprese:
a) la testa del Dragon è bicolore : rosso acceso per la maschera e rosso cupo per il resto;
b) le lame sugli avambracci ruotano (come nel cartone!);
c) l'ala finalmente si fissano alla schiena del robot con un incasto in stile placche pettorali
del Gx-01r, perciò stabilissima;
d) il collo ha 2 snodi, quasi una fusione tra il collo del Gx-04 e quello del Gx-06; la testa si può
portre indietro per la posizione di volo;
e) stesso meccanismo sui polpacci del Gx-02 per far uscire i timoni/tabilizzatori usati in volo.
Cosce e braccia del modello sono in metallo lucido anziché di colore bianco (personalmente non le ho gradite molto, preferivo il bianco, come nel cartone animato) mentre gli altri colori rispettano i quelli originali del robot (l'azzurro del busto e delle spalle è metallizzato), apprezzabile l'aggancio degli spallacci sulla schiena del modello, idea presa dall'attacco usato sui modelli Zaku II della serie “Kado Senshi” ed il cui rosso è uguale a quello delle gambe, meno bene gli avambracci in quanto la plastica tende ad essere un po' trasparente, quindi il rosso sembra un po' più chiaro; per il doppio colore della testa...da farci l'abitudine ma non stona; stupenda la Jet Machine, così come bellissimi sono i 2 tomhawack con lama bipenne o quello a manico lungo; lo sguardo del robot è molto combattivo, cattivo in stile Eva-01.
Note negative: il collo e gli snodi fan si che la testa assuma una posa strana, il robot guarda in basso, che abbia il mento incassato e durante l'operazione d'incastro della testa bisogna stare attenti a non rompere il perno nero; le gambe sono lunghe e appaiono “magre”, probabilmente per la scelta fatta a livello del ginocchio; foglio illustrativo striminzito.
Nel complesso un buon modello che vale i 42 Euro (al cambio) ma certamente non gli 85/110 Euro chiesti in Italia (prezzi senza spedizione) quindi cercate di acquistarlo all'estero o aspettate.
Da notare : la base nera ha sulla sinistra un binario, senz'altro servirà per unire la base con quella del Rygar (Gx-19) perciò si può pensare che con l'uscita del Poseidon si otterrà un Display Stand molto simile a quello del Gx-06.
Aspettando i prossimi Getter G Robot...cordialmente
Michele

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Gx18 getter dragon
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Gx18
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Gx18 la confezione
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Gx18 (courtesy Mike)
Michele Pellegrini ---------- >>michelepellegrini website